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Supercoppa: EA7 Milano – Umana Reyer 73-62
Parziali: 20-12; 39-24; 59-40
EA7: Dimitrijevic 14, Bortolani, Tonut 4, Bolmaro 5, Leday 10, Ricci 7, Flaccadori 5, Diop 3, Caruso, Shields 4, Nebo 8, Mirotic 13. All. Messina.
Umana Reyer: Tessitori 12, Lever, Munford 4, Casarin 10, Moretti 3, Ennis 7, Janelidze ne, Kabengele 9, Parks 4, Wheatle 5, Simms 8. All. Spahija.
Alla sesta partecipazione alla Supercoppa italiana non arriva la terza finale per l'Umana Reyer che, pur lottando fino alla fine e dominando a rimbalzo (43-32 il conto finale, con un 17-4 nei rimbalzi offensivi), non riesce a sovvertire il pronostico contro l'EA7 Emporio Armani Milano (vittoriosa per 73-62), pagando la difficile serata al tiro (42,1% da 2, 21,7% da 3 e 57,7% ai liberi, nonostante la scelta del gioco interno avesse premiato, con i giocatori orogranata in lunetta il doppio delle volte, 26 contro 13, rispetto agli avversari).
Oltre a Wiltjer (problemi muscolari al bacino) anche Fernandez (coscia) è indisponibile, con Ennis, Munford, Parks, Simms e Kabengele nel primo starting five stagionale.
La condizione non ottimale di inizio stagione si vede nelle difficoltà al tiro: la partita che si sblocca dopo 1'30” e l'Umana Reyer, nonostante ottime costruzioni, trova il 7-2 solo al 3' con Parks che inventa l'assist dietro la schiena per la schiacciata di Kabengele. Il centro canadese è il punto di riferimento e porta a casa rimbalzi offensivi (saranno 7 di squadra a fine quarto) e falli subiti, anche se poi manca la precisione dalla lunetta. Milano è avanti 13-2 al 5'30”, 18-6 al 7' e 20-7 all'8'30” anche se, con un quintetto tutto italiano, la squadra di coach Spahija non molla e arriva al primo intervallo sul 20-12.
La falsariga dell'incontro non cambia nel secondo periodo, in cui continua la superiorità a rimbalzo dell'Umana Reyer (28-18 dopo 10', con 14 offensivi per gli orogranata), a cui si unisce una maggiore intensità difensiva. Così, nonostante le triple non entrino (0/12 nel primo tempo), grazie al miglior ritmo offensivo gli orogranata limano punto su punto, concedendo ai campioni d'Italia solo un libero di Mirotic e una schiacciata di Nebo nei primi 6' del periodo. Dal 23-20, un paio di palle perse veneziane rimettono però in partita l'EA7, che infila un parziale di 12-0 e, dopo il terzo fallo di Simms, tocca anche il +17, prima di rientrare negli spogliatoi sul 39-24.
Due novità nel quintetto iniziale dell'Umana Reyer (Moretti per Munford e Lever per Simms) a inizio ripresa, in cui, nonostante la prima tripla orogranata (di Ennis), Milano alza il livello difensivo e si porta sul 48-27 al 22'30”. Nella prima metà di periodo per gli orogranata, che continuano a lottare ma anche a sbagliare molto al tiro, arrivano ancora solo 2 liberi di Ennis, in una partita che, nella fase centrale del quarto, vede tanti errori e pochi punti su entrambi i fronti. Al 28'30” c'è un piccolo riavvicinamento (53-37), anche se l'EA7 risponde con il nuovo massimo vantaggio (59-37) e infine è avanti 59-40 all'ultimo mini intervallo.
Il carattere di un'Umana Reyer che non molla si traduce nell'iniziale 0-7 del quarto finale, con la panchina milanese al primo time out del match sul 59-47 al 32'. L'inerzia però non cambia: il break a cavallo dei due quarti arriva a 13-0 per la singola cifra di ritardo (59-50 al 33') prima che Dimitrijevic sblocchi Milano, dando il via a un doppio botta e risposta con Casarin, che firma prima il -8 (61-53 al 33'30”) e poi il nuovo -9, anche se le individualità dell'EA7 ritrascinano la squadra di Messina sul 68-55 al 36', con pronto time out di coach Spahija, uscendo dal quale la squadra dimostra di non mollare (68-59 al 37'). L'esperienza dei campioni d'Italia consente in ogni caso all'EA7 di entrare negli ultimi 2' sul 71-59, con l'ultimo time out speso dalla panchina orogranata per provare il miracolo. Che comunque non riesce e finisce così 73-62.