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Adam Mokoka si presenta all’Umana Reyer


 

Nella tarda mattinata di oggi è stato presentato alla stampa Adam Mokoka, la nuova guardia dell'Umana Reyer Venezia. Di seguito le sue prime parole da orogranata.

Adam Mokoka

Prima di tutto voglio ringraziare la Reyer per l’opportunità che mi è stata concessa. Sono qui da un paio di giorni e devo dire che sono stato accolto molto bene. Ovviamente sto già imparando a capire dove sono arrivato, la squadra, lo staff e l’organizzazione nel complesso. Mi auguro di avere un impatto importante da subito e per fare questo sono molto attento e sto studiando tutto quello che mi viene fornito, sia in campo che fuori, per essere subito pronto.

Penso di poter portare grande energia: è una delle mie doti principali. Cerco di mettere sempre tutto quello che ho sul campo. È da tanti anni che sto lavorando su me stesso perché uno dei miei obiettivi è diventare uno dei difensori migliori al mondo. Sto lavorando tanto perché questa caratteristica sia una mia peculiarità e per avere impatto nel gioco e nelle partite tra attacco e difesa.
Arrivo da quella che fin qui è stata la mia miglior stagione in carriera, perché sono migliorato tanto e credo che potrò continuare a farlo anche qui alla Reyer e dare il mio contributo per migliorare la squadra.

La mia famiglia è originaria della Repubblica Democratica del Congo, ma sono nato e cresciuto a Cergy-Pontoise e rappresento la mia città con il numero di maglia 95, che ne è il codice postale. È la prima volta che vengo a Venezia, ma ero stato ad Aosta con la Nazionale giovanile per un torneo. Sull’Italia ho comunque sentito solo cose belle, come il cibo, e non vedo l’ora di conoscere la cultura veneziana e visitare la città e le persone che vi abitano.

Ho trovato una squadra talentuosa, tutti i giocatori sono più veterani di me: io cercherò di portare energia giovane. Avverto la presenza di tanta esperienza non solo in Reyer, ma in generale nella Lega e nel basket europeo. E sono entusiasta di tornare in Europa e cominciare questa avventura. Ho trovato qui davvero dei bravi ragazzi, che mi hanno aiutato da subito soprattutto dal punto di vista della comunicazione in campo.


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