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Costruzioni Italia Broni – Umana Reyer Venezia 53 – 72
Parziali: 6-19; 21-42; 37-62
Costruzioni Italia Broni: Bestagno E. 7, Albano 4, Repetto, Galbiati 10, Mazza 3, Dedic 8, Quintiero 2, Carbonella n.e., Westerik 17, Bona 2. (All. Michael Magagnoli).
Umana Reyer: Bestagno M. 12, Carangelo, Thornton 19, Anderson 7, Madera 11, Smorto 4, Attura 4, Camporeale, Penna 5, Ndour 10 (All. Andrea Mazzon)
Totali di squadra:
Costruzioni Italia Broni: tiri da 2 20/42, tiri da 3 3/15, t.l. 4/4, rimb. dif. 25, rimb. off. 10, p.p. 236, p.r. , assist 11
Umana Reyer Venezia: tiri da 2 20/40, tiri da 3 7/20, t.l. 11/18, rimb. dif. 24, rimb. off. 12, p.p. 16, p.r. 20, assist 18
L'Umana Reyer supera i timori della vigilia espugnando il "Palaverde" lombardo al termine di un confronto dal risultato mai messo in discussione.
Coach Mazzon tiene inizialmente in panchina Yvonne Anderson affidandosi a Bestagno, Carangelo, Thornton, Attura e Ndour. Per Michael Magagnoli, a causa dell'affollamento nella propria infermeria che l'ha reso orfano anche di Janae Smith, la scelta del quintetto iniziale ricade su Bestagno, Galbiati, Dedic, Westerik e Bona.
Avvio in sordina per entrambi gli attacchi ed è la croata Nina Dedic a sbloccare il tabellone dopo quasi due minuti. Cancella lo zero nel punteggio anche la Reyer grazie a Martina Bestagno e a Thornton. La Bestagno di casa bronese impatta ed è ancora Thornton, questa volta dai 6,75 a riportare le lagunari in vantaggio. Ndour da sotto misura sigla il 4 a 9 di metà quarto costringendo il tecnico di casa a sfruttare il suo primo time out. Entra Anderson, quindi Ndour cancella Galbiati lanciata a canestro e, nell'azione successiva, va a realizzare. Yvonne Anderson si iscrive subito a referto ricambiata da Westerik. La rapida transizione orogranata manda a canestro il suo "folletto nero" ed è Sara Madera a mettere la tripla del 6 a 18. Le maglie della difesa veneziana si stringono sulle avversarie provocando l'infrazione dei 24". La "capitana" veneziana insacca uno dei due tiri liberi concessi chiudendo il primo quarto sul 6 a 19.
Elena Bestagno trova subito una tripla scatenando la risposta della cugina orogranata che mantiene immutato il divario. Thornton sigla il suo settimo punto personale ed è la "bomba" di Galbiati a mantenere in linea di galleggiamento le compagne. Martina Bestagno e ancora Virginia Galbiati danno un ulteriore spallata al punteggio (14-25 a -7,05) prima dell'1/2 di Madera ai personali. L'Umana raggiunge il bonus falli e Mazza limita il distacco dalla lunga distanza. Anderson si mette ancora in evidenza con il suo classico "arresto e tiro" poi Thornton sfoggia un passo da autentica "triplista" e deposita. Ndour dilata il vantaggio (17-32 a -4,24) e sono ancora i suoi tentacoli a svettare sotto i cristalli spedendola in lunetta. Serie di tentativi a vuoto da sotto misura per il centro senegalese che cattura rimbalzi su rimbalzi senza trovare il fondo della retina. Il canestro di Dedic trova la replica dai 6,75 di Smorto. Nel contatto con Thornton è Dedic ad avere la peggio, costretta a uscire dal campo per un colpo fortuito al volto. La texana numero 6 incrementa il proprio bottino personale da distanza siderale ed è nuovamente lei a rispondere a Quintiero. Viene annullato il canestro di Ndour in chiusura della seconda frazione e il punteggio rimane ancorato sul 21 a 42.
Il rientro dall'intervallo lungo non modifica l'inerzia della gara e Ndour, Thornton e Bestagno, quest'ultima in due occasioni consecutive, fanno volare la Reyer sul 23 a 50. Al bel canestro di Galbiati segue quello di Westerik, unica a trovare punti con una certa continuità. Thornton continua a imperversare da lontano, poi rimedia un tecnico dalla terna arbitrale per aver zittito il pubblico. Broni tenta una timida reazione con Elena Bestagno in una fase di gioco piuttosto confusa che vede le lagunari risparmiare energie fisiche e mentali. Broni cerca di sfruttare la momentanea rilassatezza veneziana senza particolari risultati. Smorto è imprecisa ai liberi ma si fa perdonare con una stoppatona su Quintiero. L'ingresso sul parquet di Penna è proficuo e la sua tripla chiude il terzo periodo sul 37 a 62.
Negli ultimi 10' Andrea Mazzon schiera subito Chiara Camporeale mentre è evidente il desiderio delle padrone di casa di volersi riscattare di fronte ai propri supporters. A risultato oramai acquisito, l'Umana sembra più preoccupata di evitare infortuni in vista dei prossimi impegni e Broni "rosicchia" qualche punticino senza però avvicinarsi troppo al quintetto "All Italy" lagunare che si mantiene ampiamente a distanza di sicurezza (49-66 a -4,29). Anche il tecnico lombardo da spazio alle sue giovani e le fasi finali del confronto diventano pura accademia per le reyerine che portano a casa i due punti e possono già pensare al match con Empoli.
(s.v.)