Femminile

Euroleague Women: Umana Reyer Venezia – UMMC Ekaterinburg 67 – 74


Parziali: 12-19; 35-38; 52-60

Umana Reyer Venezia: Bestagno 5, Carangelo 6, Thornton 4, Pan n.e., Anderson 20, Petronyte 1, Madera, Smorto 4, Attura 11, Penna 2, Ndour 14, (All.: Andrea Mazzon)

UMMC Ekaterinburg: Zavialova, Beliakova, Torrens 9, Shilova n.e., Quigley 11, Bentley 8, Papova n.e., Meesseman 16, Jones 6, Griner 10, Vadeeva 14, (All. Miguel Mendez)

Totali di squadra:
Umana Reyer Venezia: tiri da 2 21/44, tiri da 3 4/24, t.l. 13/19, rimb. dif. 22, rimb. off. 10, p.p. 13, p.r. 15, assist 18
UMMC Ekaterinburg: tiri da 2 26/49, tiri da 3 3/14, t.l. 13/15, rimb. dif. 35, rimb. off. 13, p.p. 22, p.r. 4, assist 18

La grande prestazione dell'Umana Reyer non impedisce a Ekaterinburg di mantenere immacolato il proprio ruolino di marcia nella massima competizione europea cogliendo la nona vittoria su altrettanti confronti.
Formazione ben diversa, quella delle russe, rispetto all'incontro d'andata vinto con 6 punti di scarto sulle meritevoli lagunari e comunque incompleta rispetto alle intenzioni societarie di inizio stagione stante l'assenza delle stelle Vandersloot e Stewart. Alley Quigley, Jonquel Jones e Brittney Griner, assenti nel match di ottobre, garantiscono comunque un tasso tecnico e atletico difficilmente avvicinabile in Europa e potendo contare anche su Torrens, Meesseman e Vadeeva rimangono le candidate numero uno al titolo continentale.
Andrea Mazzon inizia la disputa affidandosi a Bestagno, Thornton, Anderson, Penna e Ndour opposte alle scelte del tecnico di Vigo che schiera Torrens, Quigley, Bentley, Meesseman e Griner.
La tripla di Anderson apre le danze mentre alle ospiti sono necessari due minuti e mezzo per muovere il tabellone con Griner, che replica nell'azione successiva. Meesseman e ancora Griner, inarrestabile sotto i vetri sfruttando i suoi 203 centimetri, operano il primo allungo (3-8 a -5,56). Griner e Meesseman portano a quota 12 le arancionere. Bestagno dai 6,75 e Anderson interrompono il parziale negativo e l'Umana potrebbe ridurre ulteriormente il divario se i ferri fossero stati meno "maligni". A Bentley, che insacca dall'angolo estremo, replica Thornton con un'azione da tre punti. Jones è precisa a cronometro fermo mentre per "Gigi" Petronyte è solo 1/2. Nuovamente Jones da sotto misura a chiudere il primo quarto sul 12 a 19.
Giovanna Smorto non fallisce i liberi concessi per l'intervento falloso sulla sua penetrazione e concede il bis nell'azione successiva. Carangelo mette la tripla del pareggio e Quigley ristabilisce subito il vantaggio per le russe. Si lotta sotto i tabelloni e la Reyer compensa con la grinta il gap in termini di centimetri. A proposito di grinta, quella di una Smorto encomiabile consente l'ennesimo recupero e trascina l'Umana al primo vantaggio siglato da Ndour e Attura (23-22 a -7,01). Griner rimette la freccia del sorpasso ma la Reyer ci crede e impatta con Anderson. Bestagno e Quigley per il 27 pari. Scintille tra Griner e Martina Bestagno, quest'ultima per nulla intimorita dalla stazza dell'avversaria. La "guglia" di colore ospite rimedia un tecnico dalla terna arbitrale poi, in rapida successione, Torrens, Ndour, Vadeeva e Ndourper scrivono il 32 pari. Ekaterinburg si innervosisce e Zavialova commette un antisportivo sfruttato a metà da Carangelo. Dopo il canestro di Torrens, Ndour fallisce due tentativi dalla lunetta ma il suo errore viene compensato dal canestro in transizione di Anderson. Vadeeva dalla "linea della carità" accompagna le formazioni all'intervallo lungo sul 35 a 38.
La "strigliata" di coach Miguel Mendez negli spogliatoi ottiene gli effetti sperati ed Ekaterinburg trova subito il fondo della retina con Jones e Torrens. Anderson elude la guardia ferrea di Bentley per il 37 a 42 ma la numero 20 ospite la "ricambia" dalla lunga e si ripete in percussione (37 a 47 a -6,58). Quarto fallo per Martina Bestagno e Yvonne Anderson ancora sugli scudi. Meesseman e Torrens sono implacabili trascinando i propri colori sul 39 a 52, massimo margine a loro favore. La Reyer sembra pagare a caro prezzo l'enorme sforzo profuso nella prima metà di gara anche se Attura e Ndour riescono a contenere la furia delle avversarie. Meesseman è chirurgica ma Ndour reagisce da par suo. Sempre Meessman a castigare la difesa veneziana e sono Attura e Anderson a riavvicinare le lagunari. Il tecnico rimediato da Bentley manda in lunetta Anderson ed è -6 a una manciata di secondi dall'ultimo buzzer parziale. Meessmann, per lei 10 punti nel solo terzo quarto, è ancora letale e sulla sirena firma il 52 a 60.
Quigley apre la frazione conclusiva ma Carangelo ruba un pallone e deposita nella retina. Attura e Penna fanno esplodere i circa 400 presenti riportando l'Umana a sole quattro lunghezze (58-62 a -7,27). Il punteggio subisce una brusca accelerazione con Quigley, Ndour, Vadeeva, nuovamente Ndour e Meesseman. Vadeeva ricorda a tutti di essere stata l'autentica killer nel match d'andata. Risponde da par suo Anderson e, puntuale, giunge la replica di Quigley. Attura imita il "folletto d'ebano" ed è sempre Maria Vadeeva a tenere lontane le veneziane. La tripla di Attura si infrange sul ferro e non ha sorte migliore quella di Thornton con cui si conclude, di fatto, il confronto. La migliore Reyer della stagione cede con l'onore delle armi ed esce tra gli applausi convinti dei propri supporters con la soddisfazione di aver giocato per lunghi tratti alla pari con le quotate avversarie aggiudicandosi anche l'ultimo quarto.
Archiviata una sconfitta che ha il sapore dell'inevitabile, le lagunari ritorneranno immediatamente sul "pezzo" per preparare al meglio il big match di sabato contro la Famila Schio cui seguirà l'importante confronto con le iberiche dell'Avenida Salamanca, seconda classificata del Girone A appaiata a Praga.
(s.v.)


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