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Francesca Pan: la doppia Mvp rilancia la sfida da scudettata
“Scendere in campo con lo scudetto sul petto? È difficile capire adesso che sensazione mi darà: di certo farà effetto, sarà bello ed emozionante, forse un po’ strano, ma comunque è sempre un onore, un privilegio e una fortuna poter giocare da campionesse d’Italia con l'Umana Reyer. E se ci darà un po’ più di pressione, ci aggiungerà del peso sulle spalle, al tempo stesso ci offrirà ancora uno stimolo in più”.
Francesca Pan, la Mvp delle ultime finali scudetto e della Supercoppa, ma, soprattutto, uno dei punti di forza dell’Umana Reyer tricolore già guarda alla prossima stagione con tante motivazioni dopo il vero e proprio “strike” al ritorno in Italia con i colori orogranata. Sempre presente, con 47 partite in campo gettando il cuore oltre acciacchi e infortuni, leader nello spogliatoio e in campo, con grande capacità di aiutare le compagne, specialista non solo in attacco, ma prima ancora in difesa, per Pan quella passata è stata la stagione della vera esplosione dopo le ottime qualità fatte vedere a livello di settore giovanile con la maglia reyerina.
“Onestamente – ammette - non avrei mai pensato che, subito dopo il rientro nel mio Paese dall’esperienza americana, avrei vinto lo scudetto e sarei stata scelta come Mvp per ben due volte. È stata un'annata unica, che inizialmente non ho avuto tanto tempo per realizzare, visto che subito dopo le finali sono partita con molte mie compagne per la Nazionale. Quando sono finiti gli impegni azzurri, però, mi sono guardata indietro. E posso soltanto dire che è stato emozionante anche solo ripensare a quello che siamo riuscite a fare grazie al lavoro di staff e giocatrici insieme alla programmazione del Club”.
La scelta del College negli Stati Uniti, per Pan, è stata dunque quella giusta nella prospettiva di crescita. “Se tornassi indietro, la rifarei subito, senza nessun dubbio. Sono stata contenta degli anni passati oltre oceano, tanto dal punto di vista cestistico, perché mi hanno permesso di maturare sia fisicamente che come giocatrice, quanto a livello personale, perché mi sono laureata e ho così centrato il mio obiettivo fuori dal campo. Devo quindi dire solo grazie alla società Umana Reyer, che ha sempre creduto in me, investendo sulle mie potenzialità, appoggiando la scelta di andare negli Stati Uniti e poi puntando su di me al mio ritorno. Sono veramente orgogliosa e grata di poter far parte della famiglia orogranata”.
Dal punto di vista tecnico, l’Umana Reyer ha consolidato in gran parte il gruppo che tante soddisfazioni ha dato nella stagione da poco conclusa. “Lo scorso anno – ricorda Pan – il gruppo era molto rinnovato, per cui è servito un po’ di tempo per perfezionare l’amalgama, ma evidentemente ci siamo riuscite nel migliore dei modi. Adesso partiamo, al contrario, da numerose riconferme e anche con coach Romano abbiamo già lavorato e ci conosce bene. Questo faciliterà probabilmente la chimica di squadra e l’integrazione delle ultime arrivate”.
Tra queste, grande attesa c’è per le due straniere Ndour e Thornton e i ritorni di Sara Madera e Giovanna Smorto. “Le due straniere le conosco entrambe di nome e non vedo l’ora di incontrarle anche di persona. Ho visto quel che sa fare Ndour all’Europeo e adesso si sta confermando anche alle Olimpiadi, con un rendimento elevatissimo, per cui c’è ben poco da commentare. Su Thornton, invece, conoscendo alcune ragazze che giocavano con lei alle Dallas Wings me la sono fatta un po’ raccontare, non avendola mai vista in campo, e ho sentito solo cose positive. Sono davvero contenta di ritrovare Sara e Giovanna con cui ho condiviso la crescita nelle giovanili Reyer, è bello vederle tornare da senior nel Club che le ha cresciute come è successo a me ed Elisa.
Credo che tutte le nuove arrivate siano innesti importanti che sicuramente ci daranno una mano.
Anche perché, quest’anno, il doppio impegno in Italia e in Europa alza l’asticella, con il ritorno a pieno titolo dell’Umana Reyer in Eurolega. “È vero che la squadra ha già disputato la massima competizione continentale due anni fa, ma restiamo comunque “giovani” a questi livelli. Personalmente, poi, sarà la prima volta e quindi non vedo l’ora di confrontarmi con giocatrici di livello assoluto: ci sarà molto da divertirsi e da imparare. Squadre come Ekaterinburg e Fenerbahce non le scopro certo io: il nostro compito sarà soprattutto quello di dare il meglio di noi e alla fine vedremo dove riusciremo ad arrivare. State comunque certi che, contro qualunque avversaria, scenderemo sul parquet lo faremo per vincere. Perché, in fondo, si parte da 0-0 e ci sono sempre 40’ da potersi giocare. Quanto al campionato, direi che c’è stato un livellamento verso l’alto. Torna Ceci (Zandalasini, ndr), arrivano straniere di grande qualità in tutte le squadre: aspettiamoci partite molto competitive. E speriamo di poterle condividere con i nostri tifosi: in un’annata indimenticabile, l’unica mancanza è stata quella forzata del pubblico. Speriamo che sia davvero la volta buona per rivedere la gente in tribuna”.